Preparare una prova di evacuazione antincendio durante il COVID-19
Alcune attività come le prove di evacuazione antincendio non possono fermarsi nemmeno in questo periodo di pandemia.
Un piano di emergenza e la prova di evacuazione, infatti, sono obbligatori come previsto dall’articolo 5 del Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998, “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”.
Chi è il responsabile per adempiere all’obbligo della prova di evacuazione?
Nelle aziende in cui è obbligatoria, ovvero dove lavorano più di 9 addetti, questa responsabilità spetta al datore di lavoro.
Per attuare le misure tecniche, organizzative e gestionali (impiantistica antincendio presente e a norma, nomina degli addetti antincendio, formazione attraverso corsi per addetto antincendio e altro) da attuare in caso di incendio nella struttura, è necessario valutare i rischi prima e inserire queste misure nel Piano di Emergenza, documento che deve essere redatto nel rispetto delle disposizioni dell’allegato VIII al Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998.
A seconda del rischio, inoltre, la prova di evacuazione va eseguita almeno una volta all’anno.
Preparare una prova di evacuazione durante il COVID-19
Innanzitutto, è necessario comunicare a tutti i lavoratori, attraverso un’informativa, le regole dei protocolli COVID-19 da adottare durante la prova di evacuazione (è suggerita una riunione informativa preliminare).
Le aziende devono poi avere degli addetti antincendio, nominati e formati attraverso corsi obbligatori, per controllare che norme e protocolli vengano rispettati, comprese le regole anti-COVID, oltre a essere un punto di riferimento per il personale.
In questo periodo di pandemia, inoltre, devono essere previsti cartelli informativi sulle norme anti-contagio e dispositivi di protezione (gel igienizzante, mascherine usa e getta, guanti).
Deve essere assicurata la pulizia di maniglie, pulsanti e attrezzature utilizzate durante la prova di evacuazione antincendio, che è consigliabile organizzare alla fine della giornata lavorativa, così da pianificare e garantire una pulizia completa prima di tornare al lavoro.
Punti critici: come evitare i rischi di assembramento?
È importante che siano previste procedure che evitino eventuali assembramenti e che permettano di rispettare sempre le norme anti-COVID-19, come orari organizzati e rientri scaglionati.
I punti critici per il rischio di contagio si rilevano soprattutto nelle vie di esodo e nei punti di raccolta. Ecco perché è essenziale osservare alcune regole come:
- informare i lavoratori del piano di emergenza e della prova evacuazione che sarà attuata in azienda
- indossare sempre la mascherina
- garantire le distanze di sicurezza interpersonali
- organizzare quindi gli spazi, soprattutto quelli a rischio assembramento, ad esempio attraverso le indicazioni degli addetti antincendio o altre figure di riferimento
- appendere cartelli che indichino norme e comportamenti da seguire
- assicurare la presenza di gel igienizzante e mascherine
- garantire il ricambio dell’aria attraverso finestre o impianti di condizionamento.