Naspo antincendio e idranti: quando e come si usano
Nell’immaginario comune, il naspo antincendio non è molto diverso dall’idrante. Si tratta di attrezzature relativamente simili, ma con caratteristiche specifiche, in termini di contesto e modalità di utilizzo.
In questo articolo facciamo chiarezza.
Cos’è il naspo antincendio
Il naspo antincendio UNI 25 da muro è un’attrezzatura antincendio non dissimile dalla manichetta o dall’idrante. Consiste in un tubo semi-rigido di dimensione variabile che viene montato su una bobina e collegato a un apposito rubinetto; all’altra estremità troviamo invece la lancia per l’erogazione dell’acqua.
Solitamente, i naspi antincendio vengono posizionati all’interno di una cassetta: quest’ultima deve essere facilmente apribile e deve consentire di srotolare il tubo in ogni direzione..
In caso di incendio, si apre la cassetta e si impugna la lancia del naspo srotolando il tubo in direzione del fuoco, attivando l’erogatore dell’acqua.
Differenze e similitudini tra naspi e idranti
A prima vista, naspi e idranti non sono troppo diversi. Tuttavia, ci sono alcune differenze che è necessario tenere in considerazione:
- l’idrante ha una portata d’acqua superiore al naspo antincendio;
- l’utilizzo di un idrante richiede un minimo di 2 persone, il naspo può essere utilizzato da una singola persona;
- per utilizzare l’idrante è necessario srotolare il tubo completamente, per il naspo può essere srotolato parzialmente;
- in linea di massima, i naspi vengono utilizzati per attività a minor rischio.
Ragionando per sommi capi, possiamo dire che il naspo antincendio è una versione “semplificata” dell’idrante, utilizzabile con più facilità per gestire situazioni meno gravi.
Come usare i naspi antincendio
L’utilizzo del naspo antincendio UNI 25 è regolato da una procedura che può essere raccolta nei seguenti passaggi:
- verificare che l’interruttore elettrico generale sia staccato e che non ci siano altre fonti di energia elettrica attive nell’ambiente in cui si andrà a utilizzare il naspo;
- aprire la cassetta contenente tubo e lancia e aprire il rubinetto;
- impugnare la lancia e dirigersi verso il fuoco (la lancia si srotola automaticamente) – in presenza di correnti d’aria, avvicinarsi al fuoco sopra vento;
- aprire il rubinetto sulla lancia e rilasciare il getto d’acqua alla base delle fiamme, bagnando all’occorrenza anche i materiali circostanti (qualora combustibili);
- una volta verificata l’assenza di fuochi o materiali in fase di combustione, chiudere i rubinetti;
- svuotare la manichetta e riavvolgerla ruotando la bobina.
Normativa e formazione alla sicurezza
L’installazione e l’uso dei naspi antincendio è regolamentata dal Codice di prevenzione incendi (DM 03.08.2015): si stabilisce che la valutazione del rischio, le misure di sicurezza implementate e le caratteristiche tecniche della rete di naspi/idranti devono essere valutate dal progettista dell’impianto e definite nell’analisi del rischio d’incendio.
La formazione del personale, in questo scenario, deve essere organizzata in un ambiente predisposto, in cui il personale possa prendere dimestichezza con l’attrezzatura senza interferire con il normale svolgersi delle attività giornaliere.
2Di GROUP mette a disposizione un team di formatori professionisti, in grado di pianificare la formazione all’uso del naspo antincendio in spazi dedicati.
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